L’ANMI-FEMEPA esprime vivo apprezzamento per le proposizioni del Presidente dell’INPS prof. Tridico che più volte, in varie occasioni pubbliche, ha sottolineato la necessità di risolvere la grave criticità rappresentata dalla carenza di medici dipendenti dell’Istituto.

Ieri, nel presentare a Montecitorio il XVIII Rapporto annuale dell’INPS, il prof. Tridico ha affermato che “Un altro tema gestionale critico per l’Istituto è rappresentato dalla carenza di medici. Il numero di medici strutturati in INPS si è ridotto da circa 1400 medici a solo 453 medici interni

oggi, mentre il fabbisogno di medici per le prestazioni istituzionali dell’Istituto è aumentato. Il fabbisogno è coperto con medici solo esterni, convenzionati: 1404 medici delle prestazioni assunti a contratto annuale, precari, spesso rinnovati da 10-15 anni, senza molte tutele, oltre ai medici fiscali convenzionati. Anche su questo fronte la soluzione dovrebbe essere la costruzione di un grande polo medico interno. Dal momento che i nostri medici gestiscono prestazioni per un totale di circa 50 miliardi di euro all’anno, sembra ragionevole avere un rapporto fiduciario, strutturato con medici interni o comunque legati ad un contratto di lavoro stabile”.

La categoria dei medici INPS, in questi anni, ha dato un rilevante contributo alla salvaguardia del regime di tutela sociale del nostro Paese, sostenendo con assoluta professionalità l’enorme carico di lavoro della medicina legale assistenziale in materia di invalidità civile che ha affiancato, ormai da oltre un decennio, la storica attività medico-legale in ambito previdenziale.

Inoltre, i medici dipendenti hanno dimostrato, nei processi di rinnovamento gestionale dell’amministrazione dell’Istituto, estrema flessibilità al fine di fornire servizi sempre più congrui alle necessità dell’utenza.

La riorganizzazione dell’Area medica, da poco avviata e tuttora in corso di definizione, a questo punto, rappresenta solo una tappa intermedia di un percorso di più ampio respiro che vedrà inevitabilmente coinvolta anche l’Area medica nel processo di cambiamento dell’Istituto che il Presidente sta già delineando “al fine di intercettare le esigenze degli utenti e i bisogni di tutti” e che ci auguriamo possa concretizzarsi in un rapido adeguamento dell’organico dei medici mediante concorsi per medici dipendenti di I e II livello, la stabilizzazione dei medici convenzionati e una distribuzione dei Centri Medico Legali sul territorio più funzionale in relazione alle necessità logistiche dell’utenza.

Roma, 11/07/2019

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