Sono pervenute a questa Associazione numerose segnalazioni riguardo alla mancata autorizzazione, da parte di alcune Direzioni Regionali, a svolgere attività esterne all’ufficio per i medici dipendenti dell’Istituto.
Le richieste dei colleghi, relative sia al mantenimento dell’iscrizione all’albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio medico-legali del Giudice in ambito civile che allo svolgimento di attività specialistiche, sono state inoltrate alle rispettive Direzioni ai sensi del vigente Regolamento di “Disciplina delle incompatibilità e delle autorizzazioni a svolgere attività esterne all’ufficio per i dipendenti dell’Istituto nazionale previdenza sociale” e della Circolare n.62 del 16/05/2014 e validate dai Coordinatori Regionali Medico-Legali competenti.


Dobbiamo constatare che le modalità operative delle Direzioni Regionali interessate non risultano aderenti né alle disposizioni dell’Amministrazione, relative alle richieste di autorizzazione per il personale medico, né alle norme contrattuali vigenti; inoltre non corrispondono a quanto stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato n.3513 del 17 luglio 2017 e dalla recente sentenza n. 948 del 02/02/2021.
Al riguardo è doveroso rilevare che la mancata autorizzazione a svolgere l’attività di CTU, che alla luce di pronunciamenti e sentenze recenti risulterebbe del tutto superflua, potrebbe configurare da parte delle Direzioni Regionali interessate un intralcio all’amministrazione della Giustizia.
Tale situazione risulta lesiva del diritto del medico dipendente allo svolgimento di attività extra ufficio, in presenza delle condizioni previste dalla normativa di riferimento.
Inoltre, è opportuno rilevare che lo svolgimento della libera professione medica (attività specialistica e/o CTU), qualora non sia di intralcio alla gestione dell’ordinaria attività istituzionale medico-legale, rappresenta un arricchimento professionale del medico dipendente dal quale l’Istituto ricava, sia pure in modo indiretto, un vantaggio.
Chiediamo, quindi, all’Amministrazione un intervento immediato, al fine di garantire il rispetto della normativa vigente su tutto il territorio nazionale.
Da parte nostra continueremo a vigilare affinché vengano applicate le disposizioni contrattuali e normative che tutelano l’attività libero-professionale dei medici e invitiamo i colleghi a segnalare alla nostra Segreteria qualsiasi anomalia al riguardo.

Roma, 20/09/2022

Il Segretario Nazionale             Il Presidente
  Giuseppe Fatigante           Giuseppina D’Intino

 

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