Il messaggio HERMES.05/06/2023.0002075 sta creando allarme e malumori tra i colleghi.
Nel testo si prevede l’istituzione, in via sperimentale, un di un Team denominato “SUPPORTO ATTIVITA’ MEDICO LEGALE (SAML)” destinato a DCM Roma, DCM Napoli, DR Sicilia e alle Direzioni Regionali che ne faranno richiesta.
Da oltre un anno l’Amministrazione ha proposto l’inserimento di un funzionario amministrativo a supporto delle attività dei CML.
Le bozze portate all’attenzione delle OO.SS. sono state diverse e, in ogni occasione di incontro, abbiamo espresso le nostre perplessità su alcuni aspetti, proponendo modifiche che potessero risultare realmente funzionali alle necessità dei CML.

Dal testo del messaggio riscontriamo che alcune delle nostre proposte sono state condivise dall’Amministrazione ma, a nostro avviso, le modifiche apportate alle bozze non sono sufficienti.
Così come formulato, il messaggio risulta ancora poco chiaro su quelle che dovrebbero essere le competenze del Team di supporto, in quanto il ruolo di questa nuova figura professionale interferisce impropriamente sulle attività di specifica competenza medica e, in particolare, del medico di II livello.
Ciò potrebbe determinare un conflitto di competenze con conseguente disfunzionalità in quanto il Responsabile di Team, pur avendo una funzione di ausilio, dovrebbe presidiare attività specifiche del Responsabile UOC/UOST che, peraltro, risponde dell’organizzazione e dei risultati del CML.
Infatti, il Team è posto in staff al Direttore regionale o al Direttore di coordinamento metropolitano a cui è gerarchicamente subordinato, con funzione di ausilio alle attività del Coordinatore Medico Legale Regionale o di Coordinamento Metropolitano, nonché di presidio di alcune specifiche attività.
Questo interferisce con il ruolo del responsabile Medico del CML che per esercitare in maniera organica ed efficiente la sua funzione, ha necessità di coordinare tutte le figure professionali che operano “nel e per il CML”.
Infatti, il Regolamento di organizzazione prevede che i Coordinatori medico-legali “si avvalgono, per lo svolgimento della loro attività, del necessario supporto del personale amministrativo, funzionalmente dipendente dal responsabile dell’ufficio medesimo”.
Inoltre, viene ad essere messa in discussione l’autonomia professionale dei medici rispetto alla quale il Regolamento di organizzazione, prevede che i medici “rispondono direttamente al legale rappresentante dell’Istituto, per l’esercizio dell’attività tecnico-professionale”.
Proprio grazie a questa autonomia siamo riusciti, negli anni, a dare risposte adeguate all’utenza, nonostante tutte le difficoltà correlate al progressivo pensionamento dei medici dipendenti e alla precarietà dei colleghi convenzionati.
Se l’obiettivo dell’Amministrazione, come dichiarato nel corso degli incontri con le OO.SS., è quello di “alleggerire” i compiti amministrativi dei medici e degli operatori sanitari, un presidio Regionale o Metropolitano, così come delineato, non può risultare efficace.
Infatti, il flusso di comunicazione con l’utenza contempla continue richieste di spostamenti, modifiche, giustificazioni, inserimenti, ecc. che devono necessariamente essere gestite dal CML della sede di riferimento per il cittadino.
Una programmazione delle attività medico-legali così standardizzata e accentrata non può oggettivamente tener conto delle quotidiane necessità funzionali dei singoli CML, che risultano fondamentali per la corretta pianificazione delle attività medico-legali.
Per le motivazioni soprariportate, pur trattandosi di una sperimentazione con ambito limitato, a nostro avviso il testo del messaggio non individua una chiarezza funzionale relativamente alle attività delle UOC/UOST.
Diversamente, conoscendo la variabilità delle realtà lavorative dei colleghi, riteniamo che un supporto amministrativo possa essere utile presso alcuni CML, che spesso lavorano in grave carenza di personale sia medico che infermieristico.
Chiediamo, pertanto, all’Amministrazione di rivalutare la definizione e la collocazione del Team di Supporto alle Attività Medico-Legali, così che risulti funzionalmente coerente con la quotidianità delle attività sanitarie dell’Istituto.
Infine, vista la prossima scadenza di tutti gli incarichi di Coordinamento “ad interim”, chiediamo la rapida conclusione delle procedure concorsuali con l’approvazione della graduatoria dei vincitori e l’assegnazione delle sedi ai medici di II livello che, a nostro avviso, è ormai improcrastinabile anche con riferimento all’organizzazione delle Commissioni, che dovranno occuparsi di tutte le nuove competenze medico-legali transitate dal MEF all’Istituto a partire dal 1° giugno u.s.

Roma, 16/06/2023

Il Consiglio Direttivo

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