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Comunicato n 9/2025 Criteri conferimento e revoca

incarichi di coordinamento professionisti e medici

Nei giorni scorsi l’Amministrazione ci ha convocati, con le altre OO.SS., per un confronto sui Criteri e modalità per il conferimento e la revoca degli incarichi di Coordinamento al personale dell’Area dei Professionisti e dell’Area Medica.

Il testo che ci è stato presentato apporta modifiche al precedente del 2022, sia nella parte generale che nei singoli allegati relativi alle diverse figure professionali.

Per il momento, è stata esaminata solo la prima parte del documento che riguarda tutto il personale dell’Area dei Professionisti e dell’Area Medica.

 

Queste le principali novità per:

 

  • Gli incarichi di coordinamento ai professionisti sono conferiti, alla scadenza degli stessi, a seguito di interpello. Gli incarichi di coordinamento, all’esito dell’interpello, possono essere motivatamente riconfermati.

Si prevede, inoltre, la possibilità che possa essere rinnovato, senza necessità di interpello, l’incarico di coloro che maturino il diritto alla pensione di vecchiaia entro i dodici mesi successivi.

Al riguardo, abbiamo chiesto che nel testo finale venga definito come tale previsione si correli con la facoltà per i medici di chiedere, al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, il trattenimento in servizio fino al compimento dei 70 anni.

 

  • Gli incarichi di coordinamento avranno durata di 4 anni, fatta salva, per il personale dell’Area medica, la diversa durata fissata dalla contrattazione collettiva; la modifica ha effetto anche per gli incarichi in corso.

 

  • Requisiti per il conferimento degli incarichi di coordinamento delle Unità Operative Complesse (UOC) dell’Area medica: collocazione nella seconda fascia funzionale. Requisiti per il conferimento degli incarichi di coordinamento delle Unità Operative Semplici (UOS) dell’Area Medica: collocazione nella seconda fascia funzionale della medesima Area oppure collocazione nella prima fascia funzionale e almeno 6 anni di effettivo servizio nella qualifica professionale, ovvero collocazione nella prima fascia funzionale e specializzazione in Medicina Legale o in disciplina equipollente/affine. Inoltre, in analogia a quanto previsto per le altre figure professionali, nel computo dei 6 anni di effettivo servizio potrà essere valutato anche il servizio prestato in altra pubblica amministrazione in funzioni assimilabili, purché il medico abbia un periodo di effettivo servizio in INPS non inferiore a due anni.

Sull’argomento, abbiamo chiesto all’Amministrazione di inserire anche l’attività svolta come medico convenzionato prevedendo un lungo periodo di collaborazione a orario pieno (p. es. 10 anni) in considerazione dell’esperienza maturata dai colleghi che è certamente più qualificata rispetto a quella di coloro che hanno operato in altre amministrazioni, ma tale proposta non è stata condivisa dal tavolo.

 

  • Non potrà partecipare alla procedura di selezione per incarichi di coordinamento non generale il professionista/medico al quale sia stato attribuito, nei dodici mesi precedenti, un incarico di coordinamento con correlata indennità di coordinamento di importo pari o superiore. Rispetto a tale previsione abbiamo rappresentato all’Amministrazione che, pur comprendendo l’esigenza di garantire la continuità e la stabilità del servizio, riteniamo troppo penalizzante tale preclusione per cui abbiamo proposto che tutti colleghi in possesso dei requisiti possano partecipare all’interpello e che, qualora all’esito dello stesso gli incarichi non dovessero risultare attribuiti, potranno essere assegnati anche a coloro che sono titolari di pari incarico da meno di 12 mesi.

 

Auspichiamo che l’Amministrazione, prima della stesura definitiva del documento, voglia valutare le nostre osservazioni finalizzate esclusivamente a soddisfare le legittime aspettative dei colleghi e le necessità dei CML.

Nelle prossime settimane si procederà con il confronto sui singoli allegati relativi a Criteri per il conferimento degli incarichi di coordinamento non generale dell’Area legale, dell’Area tecnico-edilizia, dell’Area statistico attuariale e dell’Area medico-legale.

Roma, 17/09/2025

 

Il Presidente

Giuseppina D’Intino

Comunicato n. 8/2025 Tavolo tecnico- R.R. – Fondo Area medica – Formazione

Nei giorni scorsi siamo stati convocati per un Tavolo Tecnico concernente la disciplina dell’attività esterna del personale medico.

In apertura dell’incontro, il Direttore Centrale Risorse Umane ha comunicato che i Vertici dell’Istituto si stanno adoperando per incrementare il Fondo della retribuzione di risultato in deroga alla normativa vigente.

Tale attenzione è rivolta a tutti i fondi del personale dipendente INPS, ma in particolare al nostro che negli ultimi anni ha risentito maggiormente della limitazione dovuta al tetto fissato dalle norme.

Riguardo alla regolamentazione della Libera Professione abbiamo apprezzato la disponibilità dell’Amministrazione rispetto al cambio di prospettiva, nel rivedere l’attuale Regolamento,

Infatti, il nuovo testo dovrebbe prevedere che il medico può svolgere la libera professione “pura”, cioè un’attività professionale svolta in ambulatori gestiti autonomamente, e stabilire delle regole riguardo ai tempi di espletamento ferma restando la priorità dell’attività istituzionale.

La richiesta di autorizzazione, inoltre, sarà annuale e a fine anno il medico farà la rendicontazione dell’attività svolta; analogamente, per le CTU il medico dovrà presentare annualmente la richiesta di autorizzazione per l’iscrizione all’Albo del Tribunale con rendicontazione delle attività a fine anno.

Per la disciplina di altre fattispecie, di competenza medico-legale e no, presenteremo le nostre proposte all’Amministrazione che al riguardo ha sollecitato il contributo di tutte le OO.SS. presenti.

Abbiamo chiesto che le autorizzazioni vengano accentrate in quanto, negli ultimi anni, l’aver demandato alle Direzioni Regionali la valutazione delle richieste dei medici ha prodotto disparità sul territorio che non sono accettabili in un Istituto a carattere nazionale; in particolare abbiamo proposto che l’istruttoria delle domande resti di competenza regionale, mentre la valutazione finale venga effettuata centralmente.

È stato poi affrontato il tema dell’indennità di esclusività e anche su tale argomento abbiamo riscontrato la disponibilità dell’Amministrazione che, però, ha espresso la necessità di un’attenta valutazione su come tale indennità possa essere finanziata.

Tutta questa materia troverà spazio nel CCNI 2025 che, probabilmente, verrà avviato nel prossimo mese di settembre.

Al termine della riunione, abbiamo chiesto il parere dell’Amministrazione sul nostro approfondimento normativo relativo alla costituzione del Fondo della retribuzione di risultato, in previsione delle prossime assunzioni dei medici.

Il Dott. Conte ha assicurato che le assunzioni dei colleghi verranno effettuate entro l’anno ma, in ogni caso, il Fondo della retribuzione di risultato potrà essere rideterminato anche nel 2026 via via che ci sarà l’immissione in servizio dei colleghi.

Diversamente, la quota residuale del fondo destinata ai progetti speciali che viene individuata il 1° gennaio di ogni anno verrà adeguata, rispetto alle nuove assunzioni, a decorrere 1° gennaio dell’anno successivo.

Quindi, il percorso che noi abbiamo delineato, sulla scorta della normativa vigente, è stato sostanzialmente confermato dalla Dirigenza competente dell’Istituto.

Ancora una volta l’approfondimento delle problematiche, che da sempre ci contraddistingue, ha rappresentato la strada maestra per non trasmettere ai colleghi messaggi inutilmente allarmanti.

***

Sempre nei giorni scorsi si è chiusa in ARAN, con la sigla dell’ipotesi del CCNL Area Funzioni Centrali, la trattativa per il rinnovo del contratto 2022-2024 alla quale abbiamo partecipato con CODIRP.

Riguardo al trattamento economico, l’accordo prevede che a decorrere dal 1° gennaio 2024 il Fondo dell’Area medica è incrementato del 3,46%, calcolato sul monte salari anno 2021 relativo all’Area medica.

Inoltre:

– sono state rimodulate le materie di confronto e contrattazione integrativa così da rendere più efficace il livello di partecipazione e di collaborazione tra Amministrazione e Organizzazioni sindacali

– sono state introdotte norme sull’age management, che pongono particolare attenzione alle differenze generazionali del personale e fanno sì che le amministrazioni tengano in considerazione le diverse età dei dipendenti

– è stato riconosciuto il buono pasto in caso di effettuazione del lavoro agile per quelle figure professionali per le quali è previsto un orario di lavoro

 

Nel corso degli incontri in ARAN è emerso un dato importante riguardo al prossimo rinnovo contrattuale, che sarà realizzato in tempi brevi nell’ottica di riallineare l’entrata in vigore del contratto con il periodo di riferimento (2025-2027).

***

Cogliamo l’occasione per rispondere ai numerosi colleghi che ci hanno interpellato riguardo all’obbligo di fruizione di almeno 40 ore di formazione per l’anno 2025.

Il messaggio n. 0002328 del 22/07/2025 e la direttiva ministeriale allegata non fanno esplicito riferimento all’obbligo formativo per professionisti e medici i quali, in virtù della loro professione, devono assolvere l’obbligo formativo correlato al conseguimento dei crediti ECM.

Pertanto, invitiamo tutti i colleghi a consultare sull’argomento i propri referenti regionali per la formazione, in quanto riteniamo che le ore di aggiornamento professionale ECM (ben più di 40/anno) possano validamente rappresentare il percorso formativo per i medici dell’Istituto anche rispetto a quanto previsto dalla direttiva ministeriale per i dipendenti pubblici.

 

Roma, 5 Agosto 2025

 

Il Presidente

Giuseppina D’Intino

 

Pubblicato su Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 147 del 27/06/2025

DECRETO 10 aprile 2025, n. 94
Regolamento recante i criteri per l’accertamento della disabilita’ connessa ai disturbi dello spettro autistico, al diabete di tipo 2 e alla sclerosi multipla, applicabili nella valutazione di base nel periodo di sperimentazione. (25G00098) note: Entrata in vigore del provvedimento: 12/07/2025

MInistero della Salute – Decreto 10 aprile 2025 n. 94

Pubblicato su Gazzetta Ufficiale serie Generale n. 147 del 27/06/2025

DECRETO LEGISLATIVO 30 aprile 2025, n. 93
Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29, recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega dl cui agli articoli 3, 4, e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33. (25G00103) note: Entrata in vigore del provvedimento: 12/07/2025

Decreto Legislativo 30 aprile 2025 n. 93

RINVIATO a data da destinarsi

il tavolo tecnico previsto per OGGI 20 giugno su libera professione e regime delle autorizzazioni, che avevamo annunciato con notizia flash del 16 giugno u.s., a seguito della richiesta di posticipare o anticipare ad altro giorno da parte di altra OS per impegni precedentemente fissati.

 

Comunicato n. 06/2025 – Libera professione – CCNI 2024 – Concorso

Lunedì pomeriggio si è aperto il tavolo sulla regolamentazione dell’attività libero professionale dei medici, che la nostra Associazione ha da tempo più volte sollecitato.

Nel ringraziare l’Amministrazione per aver avviato la discussione su una materia che ha creato e crea molte difficoltà sul territorio, a causa del susseguirsi di interpretazioni errate e improprie da parte di chi è deputato a rilasciare le autorizzazioni attualmente previste, abbiamo esposto quali sono a nostro avviso le linee guida da seguire.

Il punto di partenza è rappresentato dalla distinzione netta tra l’attività libero professionale dei medici, così come prevista dal CCNL Area Funzioni Centrali 2019/2021 (art. 50, comma 1, lettera q) e dal Codice Deontologico, e gli incarichi extra ufficio (art. 53 del D.Lgs. 165/2001).

Infatti, la libera professione per i medici è insita nella loro figura professionale e rappresenta uno strumento di aggiornamento e sviluppo del professionista che, inevitabilmente, comporta un vantaggio per l’Amministrazione di appartenenza.

In questo momento storico l’Istituto si appresta ad assumere oltre mille medici per dare concretezza alla Riforma della Disabilità.

Questo elevato numero di colleghi avrà una formazione eterogenea e introdurrà nei CML nuove specialità, molte delle quali saranno funzionali alle attività delle Commissioni che effettueranno la valutazione di base.

Abbiamo chiesto che l’attività di CTU in ambito civile e di Perito in ambito penale siano svincolate dal regime di autorizzazione, in quanto rappresentano un dovere per il medico che viene chiamato dal Giudice come ausiliario.

Inoltre, riteniamo che la nuova regolamentazione debba capovolgere l’ottica attuale indicando le attività che possono essere svolte dal medico, per le quali non deve essere più prevista la preventiva autorizzazione, e non elencare le attività precluse; su questo aspetto l’Amministrazione ha condiviso la nostra impostazione.

Altro argomento affrontato è stato quello della valorizzazione economica dell’attività dei medici.

È ormai improcrastinabile reperire risorse aggiuntive, che possano gratificare i colleghi in relazione alle numerose attività acquisite negli ultimi anni.

Da tempo la nostra Associazione ha chiesto che si inizi destinando a tale scopo il finanziamento di € 3.745.000,00 del fondo ex CMV MEF transitato in INPS ex art. 5 del Decreto MEF 31/5/2023, analogamente a quanto avvenne nel 2007 con il passaggio delle competenze dal MEF all’INPS in materia di invalidità civile.

Anche su questo versante l’Amministrazione ha manifestato disponibilità, invitando tutti i presenti a individuare soluzioni in tale ambito e per i prossimi incontri ha proposto una tabella di marcia serrata, al fine di giungere alla definizione della materia prima della pausa estiva.

Il prossimo incontro è previsto entro la prima metà di giugno.

In riferimento al concorso per medici di I livello, l’Istituto avvierà le prove orali prima della pausa estiva e prevede la conclusione delle procedure in autunno.

Da parte nostra, abbiamo sollecitato la conclusione del concorso entro il prossimo autunno in modo da procedere alle assunzioni entro la fine dell’anno.

Infatti, mentre è certo che il concorso è in deroga al Piano dei fabbisogni dell’Istituto e quindi risulta già finanziato anche per la parte della retribuzione accessoria, tuttavia sembra che tecnicamente il calcolo del fondo venga autorizzato dai ministeri competenti in base al numero dei dipendenti in servizio nell’anno e quindi, se le assunzioni dovessero slittare al 2026, l’adeguamento del fondo accessorio avverrebbe solo a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo.

È evidente che ciò sarebbe un danno enorme e certamente non sostenibile per la nostra categoria, per cui abbiamo chiesto all’Amministrazione di procedere speditamente con le procedure concorsuali assumendo l’impegno di scongiurare assolutamente questo rischio.

In apertura dell’incontro il Dott. Conte ha comunicato che il CCNI 2024 dei Medici e dei Dirigenti è stato validato dai ministeri vigilanti.

Abbiamo quindi siglato il testo definitivo e a breve, probabilmente entro il prossimo mese di luglio, sarà erogato il saldo della retribuzione di risultato 2024 relativo alla produzione mentre l’erogazione della quota relativa alle schede personali potrebbe avere tempi più lunghi, in quanto la valutazione non è stata ancora effettuata.

 

Roma, 29 maggio 2025

 

Il Segretario Nazionale                                        Il Presidente

Giuseppe Fatigante                                     Giuseppina D’Intino

 

Comunicato n. 05/2025 – Concorso medici – Libera professione

                    Il 14 maggio p.v. verrà espletata la prova preselettiva del concorso per medici di I livello e già nelle scorse settimane abbiamo chiesto all’Amministrazione di pubblicare la banca dati dei quesiti, come avvenuto in recenti occasioni analoghe, al fine di consentire a tutti i candidati di avere una base comune per la loro preparazione.

Ciò in particolare per i colleghi convenzionati che lavorano per l’Istituto da molti anni, i quali si trovano a dover espletare una prova preselettiva che contrasta con la loro esperienza professionale pluriennale e che li pone alla pari di candidati che non hanno conoscenza alcuna delle attività medico-legali che si svolgono nei CML dell’Istituto.

Tuttavia, in questa occasione, l’Amministrazione non ha ancora pubblicato la banca dati.

Riteniamo che ciò sia in contrasto con la natura di questo concorso che ha l’obiettivo di reclutare 1.069 medici, per poter consentire all’Istituto di gestire l’aspetto medico/sanitario della Disabilità così come delineata dal D.Lgs. 62/2024.

Il rischio, a nostro avviso, è che non si riesca a selezionare un numero sufficiente di colleghi e, cosa ancora più critica, che vengano escluse professionalità preziose.

A ciò si aggiungono le quotidiane limitazioni, spesso improprie, da parte delle Direzioni Regionali allo svolgimento della libera professione dei medici, che l’Amministrazione non ha ancora delineato ai sensi degli art. 50 lettera q del C.C.N.L. 2019-2021 Area F.C.

Tale condizione rappresenta un ulteriore ostacolo al reperimento del numero necessario di medici in quanto molti dei colleghi convenzionati e di quelli attualmente alle dipendenze di altra P.A., proprio in virtù delle incompatibilità e di quanto previsto dal vetusto Regolamento del 2014, manifestano le loro perplessità ad assumere un eventuale ruolo da dipendente dell’Istituto.

Al riguardo, il recente messaggio n. 1359 del 24/04/2025 riporta solo indicazioni operative a chiarimento della normativa vigente, ma non distingue ancora le “ attività esterne” dalla “ attività libero-professionale medica” prevista dal CCNL.

In questo momento storico l’Amministrazione deve dare un diverso indirizzo alla condizione lavorativa dei medici dipendenti.

Abbiamo più volte rilevato la necessità di incrementi economici senza ricevere finora risposte concrete dall’Istituto, a causa di normative di rango superiore da rispettare (blocco del fondo di retribuzione accessoria) che devono essere necessariamente superate con un intervento legislativo o mediante l’istituzione di indennità straordinarie per i medici (esclusività medica).

Nondimeno, la rivisitazione delle incompatibilità specifiche rispetto allo svolgimento della libera professione medica è un atto che l’Amministrazione può realizzare in piena autonomia nell’ottica di attrarre le professionalità di cui ha bisogno.

Non vogliamo essere pessimisti ma riteniamo che, se non si interviene tempestivamente, si rischia di non riuscire a dare compimento alla grande sfida della Riforma della Disabilità.

 

Roma, 28 aprile 2025

 

Il Segretario Nazionale                                        Il Presidente

Giuseppe Fatigante                                     Giuseppina D’Intino

Scade 22 aprile p.v. – Sondaggio su Intelligenza ARTIFICIALE

L’intelligenza artificiale (IA) sta già entrando nel nostro lavoro quotidiano, trasformando molteplici aspetti della nostra professione.

ANMI-FEMEPA promuove la ricerca promossa da CODIRP, confederazione sindacale a cui aderisce, riconoscendo l’importanza di affrontare insieme le sfide legate all’introduzione dell’intelligenza artificiale nel nostro lavoro quotidiano.

Con questa iniziativa, si intende coinvolgere attivamente tutta l’Area Medica dell’Istituto al fine di affrontare l’inevitabile cambiamento, confrontandoci su aspettative e proposte di miglioramento delle condizioni di lavoro e dei servizi ai cittadini.

Invitiamo tutti i Colleghi a rispondere al questionario gestito dall’Istituto di ricerca SWG S.p.A., per raccogliere il punto di vista della categoria su come l’IA possa influire sulla quotidianità, le attese e le possibili preoccupazioni. Vogliamo anche ascoltare le vostre proposte su come l’IA possa migliorare le condizioni di lavoro, semplificare le procedure e ottimizzare i servizi pubblici.

Il contributo di ognuno di Voi è fondamentale per costruire insieme il futuro del lavoro e dei servizi pubblici. Il questionario è anonimo e i dati raccolti saranno utilizzati esclusivamente per finalità di analisi ed elaborazione di proposte che possano contribuire a un miglioramento concreto e sostenibile.

Sono poche domande, poco tempo per comprendere un grande cambiamento

Il link: https://swg.it/codirp2025

Grazie per il vostro tempo e la vostra partecipazione!

Un caro saluto,

Tiziana Cignarelli                                                     Giuseppina D’Intino

Segretario Generale CODIRP                            Presidente ANMI-FEMEPA

Comunicato n. 04/2025 AREA MEDICA

 Area Medica: cosa c’è da fare?

 

Al termine della trattativa per la definizione dell’Ipotesi – Contratto Collettivo Nazionale Integrativo dei Medici 2024, che la nostra Associazione ha sottoscritto, facciamo il punto sulle problematiche che attualmente investono l’Area Medica dell’Istituto e che, a nostro avviso, necessitano di soluzioni immediate.

  • Innanzitutto, è necessario migliorare la retribuzione complessiva dei medici dipendenti che, da circa tre anni, hanno visto una progressiva riduzione della retribuzione di risultato a causa delle norme che fissano un tetto al fondo. L’ Amministrazione in più occasioni ha garantito un intervento in tal senso ma, ad oggi, non abbiamo avuto risultati. I medici dipendenti, soprattutto in questa fase di avvio della sperimentazione della nuova Disabilità, sono il fulcro intorno al quale si articola l’attività delle commissioni in quanto rappresentano un gruppo di professionisti, specialisti in medicina-legale, che per norma di legge devono garantire la Presidenza delle commissioni, coadiuvati in ciò dai colleghi ACN anch’essi specialisti.
  • In parallelo all’aumento del fondo, è indispensabile individuare risorse aggiuntive per l’istituzione dell’indennità di esclusività. Da parte nostra abbiamo formulato diverse proposte all’Amministrazione tra cui, recentemente, quella di utilizzare come nucleo iniziale i fondi ex CMV in quanto tale ulteriore competenza acquisita dall’Istituto viene svolta, essenzialmente, dal personale medico. Tale impostazione ha trovato condivisione ai tavoli, ma anche in questo caso alle parole non sono seguiti i fatti.
  • Altra urgenza, che da tempo segnaliamo, è rappresentata da una regolamentazione specifica dell’attività libero-professionale dei medici che, come sostenuto anche dall’Amministrazione, non può essere assimilata agli incarichi extra-ufficio oggetto del Regolamento delle incompatibilità, perché la “attività libero-professionale medica” è diritto previsto dal C.C.N.L. Area F.C. 2019-2021 (art. 50 lettera q). In questo momento storico i medici sono personale raro per la Pubblica Amministrazione, in quanto le offerte del mercato sono numerose e allettanti. Pertanto, sollecitiamo l’Amministrazione a rimuovere alcuni degli ostacoli che, associati alle questioni economiche, rendono poco attrattivo l’Istituto per i medici.
  • Ulteriore problematica emergente è quella dell’assegnazione degli incarichi di coordinamento UOC/UOS. Sono passati quasi due anni dalla conclusione del concorso per medici di II livello e l’Amministrazione è di nuovo tornata a servirsi dello strumento dell’interim per individuare i Responsabili UOC. Tale strumento, come abbiamo avuto modo di chiarire più volte in tutte le sedi, non ha alcun fondamento normativo in quanto per i medici non è previsto dal CCNL. Ci chiediamo quale sia la motivazione di tale gestione, quando abbiamo una graduatoria in corso di validità. La nomina dei colleghi sarebbe la soluzione ideale non solo per i medici che hanno superato le prove concorsuali, ma anche per l’Istituto che collocherebbe i colleghi legittimati a coordinare i CML attualmente privi del medico di II livello. A ciò si aggiunge la mancata pubblicazione degli interpelli per le posizioni UOS, territoriali e funzionali, che da troppo tempo non sono state reintegrate mentre i colleghi svolgono mansioni superiori senza alcun riconoscimento economico e giuridico. Peraltro, in vista dell’avvio della riforma della Disabilità che da fine settembre investirà a titolo sperimentale altre province, in questo momento sarebbe quantomai opportuno risolvere una volta per tutte la questione dell’affidamento degli incarichi apicali ai medici. Ciò in quanto alcune delle sedi sperimentali, ad oggi, non hanno un titolare di coordinamento UOC/UOS che possa garantire una gestione adeguata delle nuove competenze. Chiediamo, quindi, all’Amministrazione di procedere rapidamente allo scorrimento della graduatoria del concorso per medici di II livello, anche in considerazione dell’approvazione da parte del CdA del Piano dei Fabbisogni, e di pubblicare in tempi rapidi l’interpello per l’assegnazione delle UOS che consentirà un avanzamento di carriera anche ai medici di I livello vincitori dell’ultimo concorso.
  • Per quanto riguarda i medici convenzionati l’attuazione dell’ACN non risulta ancora del tutto compiuta e molte sono le problematiche al riguardo. In particolare, siamo ancora in attesa della regolamentazione dell’attività in smart working prevista dall’accordo. Inoltre, in alcune sedi si registrano situazioni inaccettabili di ritardo nei pagamenti e difficoltà a gestire i dovuti recuperi orari. Ulteriori criticità ci sono state segnalate riguardo ai contributi ENPAM, che non sempre risultano regolarmente registrati e certificati.
  • Infine, sollecitiamo l’Amministrazione ad espletare in tempi rapidi il concorso per medici di I livello, che finalmente avrà avvio il prossimo 14 maggio, e chiediamo che venga fornita a tutti i candidati la banca dati dei quesiti per la prova preselettiva. Le sedi sperimentali sono in grande sofferenza e a queste se ne aggiungeranno altre in tempi brevi. La professionalità del personale dei CML, in caso di grave carenza numerica, non è sufficiente per fornire un adeguato servizio all’utenza.

 

Roma, 10 aprile 2025

 

Il Segretario Nazionale                                        Il Presidente

Giuseppe Fatigante                                     Giuseppina D’Intino