L’ANMI-FEMEPA dice No alla
figura del medico polivalente/tuttofare, SI al medico dirigente e a una vera
stabilizzazione dei medici convenzionati INPS
La scorsa settimana è stata
indetta dall’INPS, per la giornata di mercoledì 6 dicembre, una nuova riunione sulla bozza di
convenzione sulla Medicina fiscale alla quale la nostra Organizzazione non è
stata invitata a partecipare.
Nonostante ce ne fossimo
accorti il giorno prima e avessimo mandato una lettera di protesta per chiedere
un differimento e una nostra convocazione, l’Amministrazione ha tenuto lo
stesso la riunione, che peraltro ancora una volta non è stata conclusiva per
cui vi sarà una prosecuzione degli incontri.
Non è assolutamente ammissibile che l’ANMI, principale
organizzazione sindacale rappresentativa dei Dirigenti Medici dipendenti
dell’Istituto, sia stata esclusa dal tavolo delle trattative su un documento in
cui si parla della possibilità per l’INPS di utilizzare per le attività di
Medicina Fiscale anche i medici di ruolo dell’Istituto (e i medici esterni
convenzionati) e nel quale si fa in più parti riferimento all’attività del
Medico Responsabile della UOC/UOS sia per la gestione che per il controllo
dell’attività di Medicina fiscale.
Una cosa del genere non deve più accadere !!!
L’ANMI ha inviato una
formale lettera di protesta all’Amministrazione e si riserva di intraprendere
tutte le opportune iniziative politiche e giudiziarie se vi saranno altri
incontri sindacali senza la nostra convocazione.
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Nel frattempo, la settimana
scorsa è uscito un comunicato a firma delle sigle sindacali
CISL-FIMMG-SIMET-SUMAI-UILPA denominato “Richieste
Intersindacali ACN Medicina Fiscale”.
Non è nostra abitudine
criticare l’operato delle altre organizzazioni sindacali, ma certamente la
coincidenza della diffusione di questo documento con la successiva mancata
nostra convocazione al tavolo sindacale è quantomeno sospetta di una possibile
“consonanza d’intenti” con l’Amministrazione (che invero non si è ancora
ufficialmente espressa in merito) sul destino prossimo futuro sia dei Medici
fiscali (in attesa di contrattualizzazione) che dei Medici convenzionati
esterni (in scadenza di contratto a fine anno).
Il testo del comunicato
contiene infatti alcune proposte sulla stipula della convenzione per i Medici
fiscali che non appaiono affatto “tarate” sulle visite mediche di controllo ma
sembrano invece adattarsi perfettamente, e in anticipo sui tempi, a un prossimo
rinnovo contrattuale dei Medici esterni specialisti attualmente utilizzati dall’Istituto
per la continuità delle attività medico-legali dei CML UOC/UOS.
E’ previsto infatti che agli
stessi Medici Fiscali, oltre alle “funzioni di accertamento medico-legale
sulle assenze dal servizio per malattia dei dipendenti”, ivi comprese le
attività ambulatoriali, potranno essere affidati “altri compiti e funzioni
medico legali, fino alla concorrenza dell’orario contrattualmente previsto
(sebbene non si comprenda se il compenso per questi altri compiti sia
finanziato o meno dal fondo per il Polo Unico della Medicina Fiscale!).
In sintesi dunque si profila
chiaramente il rischio di giungere alla contrattualizzazione di una figura di “Medico convenzionato polivalente unico”
sia per l’attività di Medicina fiscale che per tutte le Attività medico-legali
previdenziali e assistenziali dell’INPS.
Tale medico continuerebbe a
essere considerato un “libero professionista” anche se vincolato funzionalmente
“in regime di para-subordinazione” con l’Istituto e rimarrebbe senza quelle
tutele delle “assenze per malattia e gravidanza” che pure sono previste
dall’Atto di indirizzo ministeriale per la stipula delle convenzioni INPS per
lo svolgimento degli accertamenti medico-legali sui lavoratori assenti per
malattia (DM 2 agosto 2017).
Se fosse approvata una simile
proposta, invece di attivare i concorsi, si manterrebbero i Medici
convenzionati in una situazione di incertezza e precarietà, perseverando nella
politica dei contratti di durata triennale.
In questo modo tramonterebbe
ogni prospettiva di stabilizzazione “concorsuale” soprattutto per quei medici
convenzionati esterni che aspirano a una piena realizzazione professionale
all’interno del nostro Ente e non si risolverebbe affatto la principale
criticità della categoria dei medici dipendenti INPS, che rischia fra
pochissimi anni l’estinzione a causa dei prossimi pensionamenti.
Date queste premesse, l’ANMI-FEMEPA:
DENUNCIA
il comportamento antisindacale dell’Amministrazione INPS che ha escluso
l’ANMI-FEMEPA dal tavolo della trattativa sulla convenzione per l’attività del
Polo Unico delle visite mediche di controllo dei lavoratori in malattia
CHIEDE
che l’Amministrazione mantenga separate la medicina fiscale di controllo
della malattia dal resto dell’attività medico-legale previdenziale e
assistenziale, destinando esclusivamente alla prima le risorse del Polo
Unico della Medicina Fiscale e rifiutando ogni proposta di un profilo unico di
Medico Convenzionato Polivalente
che l’Amministrazione delinei un
percorso che possa giungere in tempi brevi a una soluzione della questione dei medici convenzionati esterni che sia in
linea con la politica Governativa la quale, col Decreto Madia, ha dettato
le regole per la stabilizzazione dei precari della PA
che l’Amministrazione, prima ancora di
presentare il progetto di riorganizzazione dell’Area Medica, provveda a
predisporre il Piano delle assunzioni
del personale medico dell’Istituto con la previsione di un concorso per
“Dirigenti medici di I livello”, di cui si parla ormai da troppi anni senza che
in realtà sia stata finora attivata neppure l’iniziale fase propositiva!
che infine, in occasione del prossimo
auspicabile tavolo di confronto sulla suddetta riorganizzazione,
l’Amministrazione dica una volta per tutte come intende concretamente risolvere
il problema, da essa stessa posto in sede sindacale, di “sapere chi è il responsabile dei Centri Medici Legali”
privi del medico primario ( attualmente affidati a “delegati” non selezionati
ma nominati “ad personam”); le strade a nostro avviso sono due:
attivazione un nuovo
concorso a Dirigente medico di II livello (ex primario medico)
scorrimento della
graduatoria 2009 del precedente concorso tuttora vigente e, verosimilmente,
prorogata al 31 dicembre 2018
INVITA
i Dirigenti
medici INPS a prepararsi alla mobilitazione qualora le risposte
dell’Amministrazione siano del tutto insufficienti e perduri la volontà di non
confrontarsi con la nostra Associazione sindacale
i Medici
convenzionati esterni a non riporre fiducia su quanti promettono una
soluzione dell’annosa questione della loro precarietà lavorativa, ma poi invece
contribuiscono di fatto a realizzare una sorta di precariato istituzionale
cronico, falsamente libero-professionale o para-subordinato, ma sicuramente
sottopagato e senza adeguate tutele
L’ANMI-FEMEPA, si
riconferma ancora una volta come baluardo della Dirigenza Medica Istituzionale
INPS ma intende però
tutelare sia i medici dipendenti e i medici convenzionati che aspirano a
esserlo, nonché i medici convenzionati tutti, intervenendo all’interno
dell’Ente per sostenere sempre l’omogeneizzazione dell’inquadramento
contrattuale con i medici del Servizio Sanitario Nazionale e dare dignità
economica e contrattuale ai medici non dipendenti.
Roma, 11 dicembre 2017
La Segreteria
Nazionale
ANMI-FEMEPA