Con messaggio Hermes n. 3037 del 31 agosto, recante istruzioni sulla composizione delle Commissioni Mediche di Verifica INPS, l’Amministrazione ha impartito le direttive per gli accertamenti medico-legali ex CMV, che hanno suscitato non poche preoccupazioni tra i Medici dell’Istituto per la previsione della modalità di accertamento “monocratico”.
Registriamo, quindi, favorevolmente le precisazioni apportate dal messaggio n. 3124 del 05/09/2023 che recepisce, in parte, le proposte che la nostra Associazione ha da tempo esposto al Direttore Generale e al Coordinatore Generale medico legale.
Riteniamo infatti, che, se il Decreto ministeriale MEF del 31 maggio scorso (pubblicato in G.U. il 29 giugno) prevede che gli accertamenti medico-legali sono effettuati dall’INPS “con le modalità di accertamento già in uso per l’assicurazione generale obbligatoria”, i medici dell’Istituto ad oggi non sono stati posti nella migliore condizione per affrontare questa nuova sfida.
Ciò perché:
la formazione finora svolta è stata assolutamente insufficiente
solo pochi medici hanno avuto, in questi anni, la possibilità di lavorare nelle CMV-MEF in quanto tale attività è stata “improvvidamente” ritenuta incompatibile dall’Amministrazione (msg. 1221/2016 parzialmente rettificato con il msg. 1639/2019, dopo sentenza del Consiglio di Stato)
ad oggi gran parte dei medici non è stata ancora abilitata per l’accesso alla procedura informatica “CMV – Accertamento Sanitario Dipendenti Pubblici”
la materia è molto complessa per i suoi particolari riflessi non solo economici ma anche amministrativi e lavorativi (idoneità, periodo di comporto, ecc.), per cui è assolutamente necessaria una fase di approfondimento di tali aspetti per poter garantire l’adeguata qualità dell’accertamento medico-legale
L’Anmi-Femepa ritiene che queste nuove competenze rientrino pienamente nell’attività istituzionale medico-legale e, per questo, chiede che tutti i medici dell’Istituto siano messi in condizione di poterla svolgere in maniera adeguata e con una sufficiente pratica operativa che li tuteli dai rischi professionali.
Pertanto, abbiamo chiesto in varie occasioni di incontro con l’Amministrazione che, almeno in una fase iniziale, venisse ripristinata la “equipe medico-legale” composta di due medici e oggi apprezziamo che l’Amministrazione riconosca la validità delle nostre proposte.
Inoltre, avevamo indicato come, in analogia agli accertamenti medico-legali delle prestazioni previdenziali ex L. 222/84, fosse necessario prevedere anche per quelli della pensionistica pubblica la validazione finale della pratica sanitaria da parte del medico responsabile dell’Unità Operativa.
Anche questa proposta è stata condivisa dall’Amministrazione.
Passando ad esaminare le nuove competenze medico-legali dell’Istituto sotto un diverso punto di vista, rileviamo come questa nuova attività acuisca alcune criticità rispetto alla retribuzione dei medici che, nel tempo, si è ridotta progressivamente.
Al riguardo, riteniamo ormai indispensabile rivedere gli indicatori del Cruscotto, o meglio, considerato che siamo ormai nell’ultimo quadrimestre del 2023, individuare una clausola di salvaguardia che garantisca ai colleghi la giusta retribuzione di risultato, che nell’ultimo anno si è progressivamente ridotta per i limiti correlati alla costituzione del Fondo per la Retribuzione Accessoria e per la difficoltà di garantire i risultati a causa della continua riduzione del numero dei medici, che non è stata sufficientemente riequilibrata dalle recenti assunzioni. Ciò in quanto l’introduzione delle nuove attività comporterà, inevitabilmente, ulteriori ritardi nella lavorazione dei prodotti tradizionali perché all’aumento delle competenze non corrisponde, purtroppo, un incremento delle risorse umane.
Quindi, per garantire il corretto funzionamento dei CML cronicamente sottorganico, chiediamo che l’Amministrazione assegni immediatamente gli incarichi di II livello e che acceleri al massimo i tempi di definizione della graduatoria dei Medici Convenzionati.
Chiediamo, infine, ancora una volta che l’Amministrazione, preso atto che la retribuzione di risultato dei medici nell’ultimo anno si è ridotta per i motivi sopra riportati, individui le risorse economiche, per incrementare il Fondo dell’Area Medica, e le risorse da destinare all’Indennità di esclusività così che, a fronte dell’ennesimo incremento di competenze e di responsabilità medico-legali, i medici dipendenti dell’Istituto abbiano il giusto riconoscimento economico.
Roma, 06/09/2023
Il Consiglio Direttivo